Ì bambini raccontano quello che sanno, quello che hanno sentito: dai cartoni animati in tv o su internet, dai racconti di mamma e papà, dalle suggestioni della zia durante il momento del racconto. Dal collage dei pezzi di ricordo condivisi da ogni bambino emergono le emozioni. I bambini le raccontano, le guardano, le descrivono, danno loro un nome. Poi ne immaginano le forme e ne fanno disegno. Le parole si mettono in fila e si fanno storie vissute e nomi di bambini che esistono oggi e si prendono per mano, senza distinzioni, senza fare differenze.
La colla dell’amicizia, degli sguardi complici “per fare una cosa tutti insieme”, trasforma quelle stelle, che servivano a rimarcare l’essere diverso, in luci luminose di uno stesso cielo.
L’arte fa della diversità un patrimonio prezioso, perché la ricchezza di ognuno sta proprio nell’originalità del suo punto di vista che trasforma e rende il mondo sempre nuovo.
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