Perché conoscere è riconoscere! Parte un'esplorazione del proprio volto, delle parti che lo compongono, delle espressioni che accadono quando un pensiero, un'emozione, un'intenzione affiorano al viso e rivelano quello che c'è dentro ciascuno di noi.
Facciamo che ci divertiamo a fare le boccacce, ad aggrottare le sopracciglia pensando un pensiero pensieroso... Facciamo che ci guardiamo nell'OCCHIO... Io guardo il mio, ma ... spostati un po' che guardo anche il tuo. Facciamo che che giochiamo allo specchio: tocco prima il riflesso e poi il mio mento, e poi il naso e gonfio le mie guanciotte soffiando forte sullo specchio...e ... puff... lo specchio mi restituisce l'immagine opaca e gioco ad indovinare come sarà il mio volto quando lo specchio sarà tornato a riflettermi. Rifletto a mia volta!
Non c'è apprendimento senza ricerca (P. Freire), non c'è ricerca senza sperimentazione, senza la prova delle combinazioni possibili... quello che ho visto ora provo a rifarlo: posso decidere di fare una copia fedele del mio faccino, oppure di ricombinare quanto ho visto e inventarmi una faccia nuova! Ritratto attrattivo: calamita di stupore e piacere di aver fatto una nuova conoscenza!
Grazie alle ispirazioni offerte dal buon vecchio Enrico.... Baj (A.T.- Didattica Kinderbauhaus)
#curricoloinfanziakinderbauhaus
Per Approfondire: https://youtu.be/4Ox76_jbI1A
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